«SQUADRA BUONISSIMA, VAI MAZZARRI»

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Tifotorocaffe
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«SQUADRA BUONISSIMA, VAI MAZZARRI»

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Walter Mazzarri ha ancora la fiducia di Urbano Cairo. Per adesso, certo. Perché il Cagliari domenica, poi Lazio e Juve in tre giorni non possono offrire prelazioni garantite su una panchina salda a oltranza, a fronte di eventuali, nuovi, malaugurati rovesci. Il presidente del Torino, intervenuto alla presentazione del Giro d’Italia, è apparso sereno davanti ai microfoni. Anche quando le domande si sono spostate dai toni rosa del ciclismo a quelli granata del calcio. Che in questo momento, occhio alla classifica, proprio rosa non sono. Dieci punti in tutto, due sconfitte (bruttissime) e un pareggio nelle ultime 3 gare non sono proprio l’andamento che i tifosi e il club si aspettavano a questo punto della stagione. Eppure Cairo, che pure la scorsa settimana da Trento aveva ribadito il diktat di «fare meglio della scorsa stagione», professa tranquillità e fa un richiamo alla compattezza. «Semplicemente credo che quest’anno la partenza per l’Europa abbia creato dal punto di vista della preparazione un anticipo, avendo giocato già in luglio/ agosto molto, e questo ha creato qualche difficoltà in più - ha detto il presidente -. Ma credo che ci sia la voglia, da parte di tutti, giocatori, tecnico, staff e società di essere pronti a migliorarsi lavorando molto e compattandosi, che è la cosa più importante per poi riprendere un certo cammino. Oggi, secondo me, è importante lavorare con un obiettivo unico, dando tutti il contributo che si può nel momento in cui viene chiamato a giocare e credo che le cose miglioreranno, anche perché la squadra ha dei buonissimi valori e grandi capacità. Si tratta semplicemente di aver la determinazione, la voglia di essere continui e di non sottovalutare mai nessun avversario». I buonissimi valori della squadra, però, in questo momento non stanno uscendo come dovrebbero. Cairo è straconvinto di aver fatto una buona campagna sul mercato estivo; quando ha portato Verdi a Torino, ha manifestato la convinzione di avere una rosa competitiva per l’Europa diretta sul campo, spronando l’ex napoletano a dimostrarsi valore aggiunto addirittura per il sogno Champions. Eppure Mazzarri, pure lui una scelta fortemente targata Cairo, almeno a parole gode ancora di grande credito presso la presidenza. Credito non inesauribile, però. Con in calendario un programmino da brividi - appunto il trittico Cagliari-Lazio-derby - a rischio di ulteriori schiaffi, se il Toro non dovesse migliorare le prestazioni. Cairo si mostra peraltro corretto, senza cedere alla tentazione di invasioni di campo, nell’allinearsi alla filosofia tattica di Mazzarri che non ha ritenuto finora praticabile la possibilità di schierare più giocatori offensivi. «Credo che Mazzarri sappia fare benissimo il suo mestiere, non dobbiamo dirgli nulla su come mettere la squadra. Il Toro ha giocato partite in cui la compattezza, l’essere corti, il ripartire velocemente ha fatto la differenza, non è mai il numero di attaccanti che metti in campo che determina il coraggio che hai o i gol che fai, a volte hai troppi attaccanti in campo e si pestano che i piedi. Secondo me, è giusto che Mazzarri faccia lui le scelte che ritiene più giuste, anche perché è lui che li vede tutti i giorni in allenamento e, come ha detto lui, è giusto schierare quelli più in forma per dare un contributo a riconciare la stagione in un certo modo». E viene naturale chiedersi, a questo punto, se l’obiettivo dei granata dopo un inizio così pieno di passi falsi, resti la conquista dell’Europa, almeno sotto forma di Europa League. «Adesso l’obiettivo è fare una grande partita con il Cagliari, poi vediamo», chiude la questione il presidente Cairo. Messaggio più chiaro non potrebbe esserci..
fonte tuttosport


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