L’UNIONE DEI
CLUB GRANATA
(107 GRUPPI
ORGANIZZATI)
SCRIVE AL TORO:
«ADESSO BASTA!»
TORINO. Il Torino non commenta ufficialmente quanto
avvenuto sabato sera, fino a
prova contraria. Però fa trapelare alcuni distinguo. Riassumiamo le tesi della società
granata. Ecco cosa dicono i
vertici dirigenziali del Torino:
1) la “vendita libera” di biglietti in curva Primavera è
cominciata il 12 novembre,
in assenza di comunicazioni
diverse dalle forze dell’ordine; anzi, d’intesa con gli organismi di controllo;
2) non appena la questura
ci ha comunicato di fermare
la “vendita libera”, sono entrate in vigore le nuove normative connesse al possesso della fidelity card “Cuore Granata”, tessera che identifica i tifosi granata (aperta parentesi: cioè una settimana dopo, il 19 novembre,
martedì scorso: quando però
almeno 300, 400 ultrà interisti avevano già acquistato biglietti in curva Primavera);
3) il Torino dice, in sostanza: con la “vendita libera” non siamo in grado
di sapere se chi acquista il
biglietto è un tifoso granata
o della squadra ospite, e tanto meno se è un “facinoroso”,
una persona “a rischio” (lo riscriviamo ancora una volta
noi di Tuttosport: difatti non
si può pianificare la “vendita
libera” in una curva dove ci
sono anche tifosi granata più o meno “caldi” e tante famiglie, anziani, bambini! E’ un
rischio assurdo, enorme).
PONZIO PILATO
Il Toro, dunque, allarga le
braccia: nessuno ci ha detto che fosse vietato lanciare la “vendita libera” in curva Primavera, per una settimana è andato tutto bene...
E quando la questura ci ha
ordinato lo stop, abbiamo
subito provveduto. Ponzio
Pilato nel 2019, insomma.
Adesso, comunque, le forze dell’ordine hanno deciso
di convocare nuovamente il
Torino in questura. Incontri nei prossimi giorni per Gli striscioni contro Cairo comparsi a inizio novembre a Torino soppesare i fatti e decidere il da farsi per il futuro (chiaramente non tutte le partite sono uguali: dipende dalla “tipologia” della tifoseria
ospite, dai rapporti tra le tifoserie, dal grado di tensione
in un preciso momento storico, dalle proiezioni di vendita e via dicendo).
GLI INTERISTI CARICANO
La digos, intanto, da ieri sta
esaminando foto e video, utilizzando le telecamere fisse
presenti allo stadio. Si cercano i protagonisti degli scontri tra ultrà interisti (che hanno caricato: lo dimostrano
i video in nostro possesso)
e granata. Intanto l’Unione Club Granata (107 club
iscritti) ha subito inviato una
comunicazione ufficiale al
Torino. Il succo: «Adesso basta!». Richiesto un incontro
per evitare che questa vergogna continui. E che si rischi
di nuovo il morto, al prossimo incrocio pericoloso.
fonte tuttosport